9 novembre 2012

Peso demenziale


Un eccesso di peso corporeo, associato all'aumento del grasso addominale (o viscerale), può compromettere le funzioni cognitive? Sì, è dimostrato da molte ricerche.
Ciò emerge monitorando le performances cerebrali di soggetti normopeso, sovrappeso e obesi. 
I soggetti obesi, sottoposti a risonanza magnetica, mostrano una riduzione delle funzioni di diverse aree cerebrali: lobo parietale, lobo temporale, ippocampo, circonvoluzioni frontali, corpo calloso. 
Inoltre, si evidenzia un volume inferiore del cervello e una riduzione delle materia grigia cerebrale. 
I dati suggeriscono una forte correlazione tra obesità e
demenze, in particolare un legame con il morbo di Alzheimer. 
Un motivo in più per tutelare la nostra salute a partire da uno stile di vita più salubre: maggiore qualità e minore quantità dei cibi assunti quotidianamente, minore sedentarietàmaggiore consapevolezza nelle scelte.

7 novembre 2012

La crisi non frena il diabete



Di seguito il comunicato Adnkronos.
Mi meraviglia e mi indigna il fatto che non vengano citati:

  1. il pessimo stile di vita che ci impone questa società ancorata a falsi valori propinati per bisogni primari e prioritari
  2. l'aumento esponenziale dei consumi di non-cibi (o cibi processati, raffinati, iper-saporiti, ricchi di calorie vuote) e di bevande tanto inutili quanto nocive
  3. la totale mancanza di riferimenti (almeno nel comunicato) ai NUOVI DIABETICI: i nostri bambini.



Centomila nuovi diabetici l'anno in Italia, +300 mln la spesa.


Roma, 6 nov. (Adnkronos Salute) - L'epidemia di diabete non si arresta, e con un tasso di crescita annuo vicino al 4%, con oltre 100 mila nuovi malati l'anno, spaventa sempre di più anche il nostro Paese. E la spesa sanitaria per curare la patologia aumenta del 3% - circa 300 milioni di euro - ogni anno, pronta a sfondare il tetto dei 10 miliardi. A scattare la fotografia l'indagine conoscitiva del Senato sul diabete, approvata all'unanimità dopo 6 mesi di lavoro dalla Commissione Sanità di Palazzo Madama e presentata questa mattina durante la 'Seconda conferenza nazionale sul diabete', organizzata da Diabete Italia, in collaborazione con il Comitato nazionale per i diritti della persona con diabete e con il patrocinio di Senato e ministero della Salute.
Invecchiamento, emigrazione e obesità sono le cause maggiori dell'aumento del diabete, che nei prossimi 10 anni dovrebbe vedere circa 800 mila nuovi casi. L'indagine mette in evidenza che 5 malati su 10 non arrivano dallo specialista e 1 su 5 si ricovera, nonostante il tasso di ospedalizzazione sia in diminuzione. Altro dato che fa riflettere e' che 1 diabetico su 4 non ha esenzione, perché non la richiede o perché non e' a conoscenza della possibilità di beneficiarne.

3 novembre 2012

Olio a protezione dell'osso


Seguire per due anni la dieta mediterranea a base di olio d’oliva basta a proteggere le ossa in età adulta e diminuisce la possibilità di osteoporosi. 
È quanto emerge da una ricerca dell’Ospedale Josep Trueta di Girona, in Spagna, pubblicata sulla rivista “Journal on Clinical Endocrinology and Metabolism”. Chi consuma olio d’oliva, affermano i ricercatori, ha nel proprio sangue un elevato livello di un ormone chiamato osteocalcina, legato alla forza e alla resistenza delle ossa. 

1 novembre 2012

Congresso ASAS Rimini 2012


In ogni istante siamo chiamati ad effettuare delle scelte che avranno conseguenze significative per la nostra vita. Quando poi si tratta di sintonizzare lo stile di vita e la salute, diventa indispensabile saper scegliere in modo consapevole ed autonomo. La nostra capacità di effettuare scelte consapevoli, è tuttavia resa difficile dalle informazioni parziali che provengono dall’ambiente circostante e che ci portano frequentemente a perseverare in uno stile di vita non corretto. I messaggi ingannevoli dei media, la mancanza di tempo, la pigrizia mentale, incidono negativamente sui comportamenti quotidiani, sulla qualità e sull’aspettativa di vita. La consapevolezza, dunque, è necessaria per tenere l’ago al centro, in equilibrio, senza eccessi né difetti. È fondamentale, perciò, promuovere comportamenti virtuosi che favoriscono scelte salubri utili a tutelare la salute e ridurre i rischi di malattie croniche e degenerative.